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Olio Minerale o Sintetico? Confronto completo per una lubrificazione perfetta

Aggiornamento: 20 feb

Acronimi:

cST = Centistoke utilizzato per la misura della viscosità cinematica che equivale a mm2/s

TGA = Termogravimetria. Tecnica utilizzata per misurare la variazione di massa di un materiale nell’arco di un intervallo di tempo (Volatilità).

L'indice di viscosità: è una misura che rappresenta la variazione della viscosità con la temperatura. In generale, maggiore è, minore sarà la variazione di viscosità, il che sarà migliore per il funzionamento del propulsore.

Il TBN è un sistema per misurare la capacità che un lubrificante ha nel neutralizzare gli acidi che si formano durante il processo di combustione. Più il valore è alto e più l’olio riesce a neutralizzare gli acidi prodotti.

Il punto di scorrimento (o pour point) è la temperatura minima alla quale l'olio conserva le sue caratteristiche di viscosità, oltre quella temperatura minima inizia a presentare variazioni di caratteristiche.


Olio minerale e sintetico

 

In passato per la lubrificazione dei motori endotermici venivano adottati oli minerali, ottenuti come sottoprodotto del petrolio.

Lo svantaggio degli oli minerali è quello di possedere molecole dalle dimensioni non uniformi, di conseguenza le molecole più piccole tendono a bruciare più rapidamente (Temperatura limite 245° C - degradazione più veloce) rispetto a quelle più grandi, causando un aumento della viscosità (quindi meno scorrevole).


olio minerale e sintetico

Un aumento della viscosità di certo non produce benefici nella lubrificazione del motore, infatti soprattutto nei motori più performanti si avrebbe una riduzione significativa del rendimento e delle prestazioni, a ciò si aggiunge la scarsa capacità di mantenere invariate le proprietà lubrificanti alle basse temperature (inferiori a 0°C).

Partendo da queste problematiche nasce la necessità di evolvere gli oli minerali in oli sintetici (sintetizzato in laboratorio).


Oli sintetici a base di ESTERI o FULLERENE

 

Esteri

La maggioranza degli oli presenti sul mercato sono sintetici a base di Esteri sintetici.

L’estere è una molecola che viene sintetizzata a partire da oli vegetali con determinate caratteristiche facendolo reagire con molecole alcoliche.

Questa combinazione dà vita ad un composto molecolare con ottime proprietà lubrificanti e resistente alle alte temperature.

 

 

Confronto olio minerale con olio sintetico:


CARATTERISTICHE

OLIO MINERALE

OLIO SINTETICO

Indice di viscosità cSt

<= 100

180 – 200

Punto di infiammabilità °C

120 – 245°

+25 – 40%

Punto di fumo °C

80-160°

+40%

Volatilità TGA%

5 - 50

-30%


Fullerene

 

Il fullerene è una molecola allotropica o polimero nanocomposito (carbonio in forma molecolare diversa) del carbonio.

Diversi studi su questa molecola hanno rivelato ottime proprietà elettriche, magnetiche, termiche, meccaniche (l’ambito di utilizzo della molecola non è solo limitato al mondo dei lubrificanti).


molecola di fullerene
Molecola di Fullerene

La molecola più diffusa ed utilizzata è proprio il fullerene C60 (composta da 60 atomi di carbonio) dato che è l’unica molecola di fullerene ad avere una struttura stabile, “armoniosa”, questo le permette di essere un’ottima base per i lubrificanti anche per la sua forma sferica.

 

 

 

Confronto Tecnologia ESTER Core Motul vs Fullerene Bardahl




MOTUL  10W-40 300V Competition ESTER Core

10W-40 Bardahl XTC 60

10W-60 Bardahl racing XTC 60

Viscosità a 40°C [cSt]

89,7

88

161,5

Viscosità a 100°C [cSt]

13,8

14,4

23,8

Densità a 15°C [kg/l]

0,857 [misurata a 20°]

0,852

0,880

Indice di viscosità

157

170

178

Punto di infiammabilità [°C]

228

201,5°C

192

Punto di scorrimento [°C]

-24

-48

-54

T.B.N [mg KOH/g]

8.1

10,5

10,9

Partendo dal presupposto che per affinità di impiego il confronto dovrebbe essere fatto soltanto tra gli oli per l’ambito racing, dato che abbiamo preso come olio di riferimento a base di esteri il MOTUL 300V Competition, ma la gradazione del Bardahl che più si avvicina al Motul è la 10W-60 (quindi c’è una differenza di viscosità alle alte temperature).

 

Confrontando i valori Tra Motul 300V e Bardahl XTC60 10W-40 possiamo notare come i valori dichiarati siano molto simili a meno dell’indice di viscosità, il Bardahl ha un valore superiore, il che significa che l’olio è soggetto ad una minore variazione di viscosità.

 

Il lubrificante con più elevato indice garantisce un minor attrito durante l’avviamento del motore a freddo, ma allo stesso tempo è in grado di conservare condizioni più stabili quando le temperature di esercizio sono più alte, il Bardahl pur avendo una maggiore viscosità a 100°C (di poco meno fluido rispetto al Motul 1,6 cSt, ricordiamo che un indice di viscosità alto alla temperatura di esercizio non vuol dire che l’olio non sia performante bensì può assicurare una protezione maggiore agli alti regimi di esercizio).


Per facilità di confronto dei dati riassumiamo in tabella i pro e contro dei due oli:

 

 

PRO

CONTRO

MOTUL 300V 10W-40

Viscosità a 100°C, punto di infiammabilità più alto, T.B.N.

Punto di scorrimento, indice di viscosità, viscosità a 40° (basse temperature)

BARDAHL XTC60 10W-40

Indice di viscosità elevato, T.B.N., punto di scorrimento, Viscosità a 40°

Punto di infiammabilità, Viscosità a 100°

In questo confronto il Bardahl 10W-40 si afferma superiore pur essendo classificato come olio per uso stradale, mentre il MOTUL è dichiarato come lubrificante per auto da gara, pertanto possiamo concludere che se cerchiamo una lubrificazione di qualità per uso stradale la scelta migliore ricade sulla tecnologia Fullerene.

 

Per uso più spinto e competizioni anche amatoriali possiamo confrontare i top di gamma dei due marchi già analizzati ed aggiungere al confronto il Royal Purple XPR (a base di esteri) gradazione 10W-60.

 


MOTUL  10W-40 300V Competition ESTER Core

Royal Purple XPR 10W-60

10W-60 Bardahl racing XTC 60

Viscosità a 40°C [cSt]

89,7

103,1

161,5

Viscosità a 100°C [cSt]

13,8

22,46

23,8

Densità a 15°C [kg/l]

0,857 [misurata a 20°]

Dato non disponibile

0,880

Indice di viscosità

157

248

178

Punto di infiammabilità [°C]

228

204

192

Punto di scorrimento [°C]

-24

-42

-54

T.B.N [mg KOH/g]

8.1

10

10,9

Da come si evince dai dati riportati in tabella il confronto è combattuto tra Bardahl e Royal Purple, ma a nostro parere la sfida la vince il Royal Purple per il suo alto punto di infiammabilità ed altissimo indice di viscosità. Non a caso questo olio è il lubrificante più diffuso in ambito Drag dove i propulsori raggiungono potenze anche oltre i 2000 cv.

Nella scheda tecnica del prodotto allegata potete trovare la descrizione completa delle caratteristiche (con test annessi).

 

Si riportano di seguito le tabelle estrapolate dalle schede tecniche dei rispettivi lubrificanti, disponibili sui siti ufficiali dei produttori.

 

 

 

 




Dubbi sulla scelta della gradazione dell'olio motore? Dai un'occhiata all'articolo dedicato: "Guida alla gradazione dell'olio motore".

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